Desiderio Di Sangue by Keri Arthur

autore:Keri Arthur [Arthur, Keri]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Paranormal, General, Romance, Fantasy, erotica, Fiction, Contemporary
ISBN: 9788854138094
Google: 8OOlFBpTn8kC
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2012-02-12T23:00:00+00:00

Capitolo 7

«Quando è accaduto?», chiesi, prendendo la mia vecchia giacca di pelle dallo schienale della sedia. Anche se in realtà si trattava di quella di Rhoan di cui mi ero recentemente impadronita.

«Nemmeno cinque minuti fa».

«Che ne è di Joe e del guardiano che si occupa di lui?»

«Non lo sappiamo». La sua espressione era cupa. «Jacques non risponde e non telefona».

«Allora come fai a sapere dell’attacco?», domandai, afferrando le chiavi dell’auto e la borsa, e dirigendomi verso la porta.

«Lo so perché, a differenza di certi suoi colleghi, Jacques tiene la ricetrasmittente accesa durante le ore di lavoro. È riuscito a farci un rapido rapporto prima che tutto tacesse». Jack si fece da parte per lasciarmi passare, poi si mise al mio fianco mentre mi dirigevo verso gli ascensori. «A quanto sembra, due zombi hanno fatto irruzione abbattendo la porta d’ingresso. Jacques ne ha ucciso uno, ma poi la comunicazione si è interrotta».

Aggrottai la fronte, mentre premevo il pulsante di chiamata. «Ma Jacques è un vampiro. Non dovrebbe essere in grado di tener testa a un paio di zombi?»

«È quello che penso anch’io. La domanda più importante, però, è: come hanno fatto a sapere dove andare?».

Le porte dell’ascensore si aprirono, e io entrai. «Che mi dici della magia sul biglietto da visita?».

Jack allungò una mano per impedire che le porte si richiudessero. «Quando Marg è arrivata al magazzino e ha esaminato il biglietto, ormai era scomparsa. Ha detto che probabilmente accadrebbe la stessa cosa con qualsiasi magia usata per rintracciare persone, una volta che è stata trasferita su qualcuno».

«Evidentemente è così, visto che gli zombi hanno trovato Joe». Esitai. «Anch’io ho toccato quel cartoncino, quindi la strega potrebbe individuarmi, almeno in teoria».

«Dirò alle maghe di preparare una protezione. Nel frattempo, accendi la ricetrasmittente e informami appena arrivi alla casa sicura».

«D’accordo, boss».

Lui indietreggiò lasciando che le porte si chiudessero, e io premetti il piccolo tasto inserito nel lobo dell’orecchio come mi aveva ordinato.

Giunsi a destinazione a tempo di record, grazie soprattutto allo scarso traffico. Parcheggiai nel vialetto del grazioso cottage di due piani, ma nel momento stesso in cui scesi dall’auto, fiutai il sangue. Era un odore di sangue denso e fresco, a cui si mescolava il lezzo del male e della carne in decomposizione, abbastanza intenso da far scoprire i denti alla lupa dentro di me.

Il che significava che probabilmente uno o più zombi erano ancora lì.

Mi voltai per prendere il laser, infilandomelo in tasca prima di chiudere silenziosamente lo sportello. Non vedevo cornacchie in giro, quindi se gli zombi erano all’interno della casa non potevano essere altro che mucchi di carne inerte. Ma non ci avrei scommesso la vita. Chi poteva sapere che genere di ordini aveva impartito loro la strega? E poiché era in grado di tenersi in contatto telepatico con essi, non doveva necessariamente trovarsi nei pressi per farli agire.

Girai rapidamente intorno all’auto, mi abbassai passando sotto le finestre sul davanti del cottage e corsi verso l’entrata. La porta era scardinata e a pezzi, una chiara indicazione di quanta forza possedessero quelle creature.

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